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Le 8 paure più comuni nel diventare vegano. E come superarle facilmente.

Le 8 paure più comuni nel diventare vegano. E come superarle facilmente.

“Vegetariana/o ancora ancora potrei, lo capisco… Ma vegana/o, mai!”

Quante volte ti sei detta/o questa frase? È quello che dicevo anche io, finché un bellissimo giorno ho capito, ho deciso e ho fatto il passaggio allo stile di vita vegan.

Parlo di stile di vita poichè scegliere il veganesimo non è solo una questione di scelte alimentari, ma anche di scelte che coinvolgono ogni acquisto, dai medicinali ai vestiti e alle scarpe, dagli sport al divertimento perchè si vuole evitare lo sfruttamento degli animali in ogni settore.

Il veganesimo ha origini antichissime, si dice che anche Gesù fosse vegano e in un altro articolo ne approfondiremo gli aspetti storici e filosofici.

Qui ci concentriamo sugli aspetti più pragmatici dal momento che sempre più persone oggigiorno si avvicinano al veganesimo o vorrebbero farlo, ma sono trattenute da molti dubbi e timori.

Quindi andiamo a scoprire le 8 paure più comuni di chi vuole diventare vegano e soprattutto come superarle facilmente.

1. Paura di carenze nutrizionali

Molti temono di avere carenze nutrizionali e di non assumere abbastanza proteine, ferro, calcio, vitamina B12 o omega-3, credendo che siano disponibili solo nei prodotti animali. Ma questo non è vero.

Soprattutto attorno alle proteine è stato creato un vero e proprio fraintendimento (voluto dal sistema della disinformazione e dell’industria alimentare pro carne).

La paura più diffusa tra chi sta pensando di diventare vegano è forse quella di “non avere abbastanza proteine” o che le proteine vegetali siano “incomplete”. In realtà, questa convinzione nasce da un retaggio storico e culturale, più che da un reale fondamento scientifico.

L’idea delle “proteine nobili”, riferita a quelle di origine animale, si affermò tra gli anni 1910 e 1930, quando i primi studi sul metabolismo individuavano nelle carni e nei latticini le fonti proteiche più “complete”. La scienza dell’epoca non conosceva ancora bene il ruolo degli amminoacidi essenziali e così le proteine animali vennero considerate “superiori”, mentre quelle vegetali furono etichettate come “inferiori”. Il termine si diffuse poi nel linguaggio comune, soprattutto tra gli anni ’50 e ’60,  diventando sinonimo di forza, salute e benessere, anche grazie alla pubblicità e alla cultura alimentare post-bellica.

Oggi sappiamo che questo concetto è superato.

Tutti gli alimenti vegetali contengono proteine e, se combinati in modo vario (come cereali + legumi), forniscono tutti gli amminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni.

Anzi, sempre più studi collegano un eccesso di proteine animali a problemi cardiovascolari, infiammazione cronica e disturbi metabolici, mentre le proteine vegetali sono associate a una maggiore longevità e minore incidenza di malattie croniche.

In sintesi: non servono “proteine animali” per vivere in salute.

Serve una dieta vegetale naturale e integrale, varia e completa, che nutre l’organismo senza sovraccaricarlo. Quindi, una dieta vegana bilanciata (eventualmente con integrazione di B12) può coprire tutti i fabbisogni nutrizionali.

A proposito della B12 approfondiremo il tema in un articolo dedicato.

2. Paura di rinunciare ai cibi preferiti

Alcuni pensano che diventare vegani significhi non poter più provare gusto a tavola e privarsi del piacere di mangiare piatti amati.

Ma nel mondo vegetale puoi trovare un’enorme varietà di alimenti e di combinazioni. Per un’alimentazione vegetale sana, il consiglio è quello di scegliere prevalentemente prodotti naturali e integrali, quindi il meno processati possibile.

Comunque, se ogni tanto vuoi riassaporare i gusti dei piatti onnivori, oggi esistono alternative vegetali di alta qualità che ti permettono di goderti praticamente ogni piatto in versione vegana.

3. Paura del giudizio sociale

Un’altra paura frequente di molte persone è quella che amici, familiari o colleghi non comprendano la scelta o la considerino estrema, sentendosi così tagliati fuori dal gruppo di appartenenza, derisi o messi in difficoltà.

Ma se sei davvero motivata/o in questa scelta sappi che troverai altri amici e gruppi con cui potrai condividere il tuo sentire e le tue nuove abitudini.

Questo non vuol dire che non frequenterai più parenti e vecchi amici, bensì che con loro sarai un apripista e potrai fare da esempio con la tua sola presenza. Infatti non serve fare tanti discorsi perchè la cosa migliore per far avvicinare gli altri al veganesimo è essere di ispirazione, con presenza, gioia e tanta comprensione anche per chi non ha ancora sviluppato la sensibilità e la consapevolezza del rispetto verso gli animali, il pianeta e la propria buona salute.

Quando gli altri vedono che stai bene e sei felice, si avvicinano e ti chiedono come fai. Sii paziente e rispondi amorevolmente.

Inoltre il cambiamento può iniziare in modo graduale, se non ti senti ancora pronto al 100%, e la consapevolezza sociale sul veganesimo sta crescendo rapidamente.

4. Paura che richieda troppo tempo o impegno

È ampiamente diffusa la convinzione che cucinare vegano sia complicato, costoso o poco pratico.

In realtà, molte ricette vegane sono semplici, economiche e veloci da preparare. Bisogna sapere come fare. 

Quindi sicuramente all’inizio ci metterai più tempo. Questo non perchè sia più complicato cucinare vegano, ma perchè succede sempre così quando cambi abitudini, di qualsiasi tipo esse siano.

I primi tempi ti devi allenare, capire cosa è meglio comprare, come organizzare il menù settimanale e come abbinare gli ingredienti. Ma con lo spirito giusto di ricerca, sperimentazione e divertimento, vedrai che dopo poco tutto sarà più veloce e naturale.

5. Paura di non sentirsi sazi o soddisfatti

C’è chi teme che i pasti vegani siano “leggeri” o poco appaganti poichè pensa che si mangino solo “insalatina” e semi.

Ma un vero vegano salutista mangia delle belle insalatone miste e molto ricche. E inoltre con legumi, cereali integrali, frutta secca e piatti ben combinati, la sazietà è garantita.

6. Paura di avere difficoltà quando si viaggia o si mangia fuori

Tante persone pensano che sia impossibile mangiare vegano in ristoranti o in vacanza.

Ma oggi sempre più locali offrono opzioni vegane e le app dedicate aiutano a trovarle ovunque.

Il consiglio è che, se vuoi mangiare veramente sano, non basta mangiare vegano a casa o al ristorante, ma serve che scegli dal menù quelle ricette più naturali con alimenti non processati. E attenzione a quanto le condiscono gli chef tra olio cotto e sale che abbondando nelle cucine, che però a lungo andare sono dannosi per la salute.

7. Paura che sia troppo costoso

C’è la convinzione che i prodotti vegani, specialmente quelli “alternativi” (formaggi, latti o carni vegetali), abbiano prezzi alti.

Ma una dieta basata su alimenti naturali come legumi, verdure e cereali è spesso più economica di una onnivora.

Certamente se vuoi una maggior qualità dei prodotti spenderai di più, questo anche se sei onnivoro.

Ma spendere di più per nutrirti meglio è un ottimo investimento per la tua buona salute e per risparmiare in medicinali dopo.

8. Paura di fallire o non riuscire a mantenere la scelta

Alcuni si preoccupano di non essere abbastanza “perfetti” o di “cedere” ai vecchi alimenti.

Il veganesimo non è una gara di perfezione, ma un percorso di consapevolezza e crescita che parte da una scelta etica, salutistica, ecologica e spirituale per andare passo dopo passo nella direzione del diminuire la sofferenza animale e umana sul pianeta e del creare insieme un mondo in cui esseri umani e animali vivano insieme liberi e felici.

Nessuno è perfetto, quindi se all'inizio cedi a qualche vecchia tentazione, abbi comprensione anche per te. Ritorna a chiederti perchè scegli il veganesimo e vedrai che troverai la motivazione per proseguire nella tua scelta.

Quindi in conclusione per ogni paura c’è una soluzione e può essere superata facilmente informandosi, studiando e mettendo in pratica un passo alla volta.

Quale sarà il tuo primo passo verso il veganesimo?

Se vuoi un supporto nel passaggio al veganesimo, scrivimi tramite il Form.

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Melissa Mattiussi

dott.ssa Melissa Mattiussi


Fondatrice di GINECOMAGIA®️ - Arti per la guarigione femminile.

Come Feminine Healer Melissa si dedica a guidare le donne verso una connessione più profonda con la loro energia femminile e il loro benessere. Grazie a una combinazione di pratiche ancestrali, sciamaniche e conoscenze moderne basate su evidenze scientifiche, offre percorsi di coaching unici di guarigione mestruale e trasformazione personale sulle tematiche legate al femminile.

La sua missione è aiutare le donne a ritrovare il loro equilibrio naturale e a vivere ogni fase del ciclo mestruale, della menopausa e della vita con serenità e consapevolezza. Creda fermamente che ogni donna abbia dentro di sé il potere di guarire e trasformare la propria vita, e il suo ruolo è quello di facilitare questo processo attraverso la danza, lo yoga, le pratiche fisiche energetiche e artistiche, l'alimentazione vegetale, la meditazione e tecniche di consapevole emotiva e spirituale.

La sua passione per la guarigione femminile nasce da una personale esperienza di trasformazione. Dopo anni di sofferenza a causa di disagi mestruali, ha intrapreso un percorso di studi e ricerche per trovare soluzioni naturali e olistiche. Questo viaggio, dopo la Laurea in Lettere, l'ha portata a conseguire vari diplomi in discipline olistiche, terapeutiche e di gestione delle emozioni e dell'energia.

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Feminine Healer, Coach e Terapeuta di Feminine Healing Arts per il Benessere Naturale e la Libertà Consapevole.

Leader in Consapevolezza Ciclica Mestruale ed Ecologia Femminile.

Specializzata come DanzaMovimentoTerapeuta, Danzatrice, Insegnante di Yoga, Food Coach Veganic, Erbalista, Coach di Gin-Ecologia Emozionale Naturale, Tao Tantric Arts Healer, Conscious Menstruality Mentor, Coach di PNL Neurosemantica.

Laureata in Lettere. Giornalista.
Autrice del libro "Mangia, Danza, Ama. Manuale di riequilibrio fisico, emozionale, energetico e spirituale per donne sane, libere e felici".

Manager responsabile organizzativa, didattica e della comunicazione della Veganic Academy, dei Detox Veganic e del Master Veganic del Dott. Michele Riefoli.

Segretaria dell'Associazione Aps Ottavo Senso - Consapevolezza del Benessere e membro del CONACREIS (Coordinamento Nazionale delle Associazioni e Comunità di Ricerca Etica Interiore Spirituale).

Membro del Comitato Tecnico Scientifico di AssoVegan e VEGANOK.

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