Digital Dharma

Può l’Intelligenza Artificiale diventare anche una guida spirituale?

Secondo Deepak Chopra sì… O almeno può fornire un valido aiuto nel percorso di auto-esplorazione di se stessi e delle domande esistenziali alla ricerca di soluzioni pratiche e concrete a diverse difficoltà di noi umani.

Questo è il tema del suo ultimo libro “Digital Dharma” (Edizioni Il Punto d’Incontro), in cui Chopra rende partecipe il lettore e la lettrice di una serie di sue conversazioni con l’IA proprio sui temi della ricerca interiore, con particolare focus su ChatGPT, confrontata in qualche punto specifico con Gemini.

Il tutto è volto a fornire a chi legge uno strumento di supporto per creare il proprio sentiero personale, che in Sanscrito si chiama proprio Dharma.

Il segreto della giusta domanda

Nelle 277 pagine che scorrono molto veloci, si assiste ad una sorta di partita di tennis, tra botta e risposta dell’umano e della macchina, il cui gioco però può essere fluido e vincente solamente quando l'umano impara a fare la domanda giusta.

Il segreto infatti non è tanto nelle risposte date dall’IA, quanto nell’accuratezza e precisione delle domande che facciamo.

La variabile umana

Ed è per questo che, a mio avviso, la differenza sarà sempre la variabile umana che sì, può portare in sè emotività, soggettività e imperfezione, ma che è quella che veramente è capace di realizzare “miracoli” grazie all’intuito, al sentire, alla connessione energetica e spirituale con noi stessi, con gli altri, con gli animali, con il regno naturale e con la fonte spirituale da cui abbiamo tutti avuto origine.

Un libro da sperimentare

Sicuramente è un libro da sperimentare e così ho fatto anche io. Ho intessuto pazientemente alcune conversazioni esistenziali con ChatGPT e devo dire che in alcuni casi mi ha dato delle intuizioni interessanti, fornendomi su certi temi delle prospettive diverse dalle mie. 

Ma solo dopo che ho riflettuto, meditato e formulato le domande magistralmente, fornendo quindi al mio supporter virtuale tutto il materiale necessario per articolare delle risposte ben strutturate.

La scoperta

E alla fine cosa ho scoperto?

Ho scoperto che le risposte che cercavo erano già dentro le mie domande e quindi dentro di me.

Infatti l'IA ti risponde in base alle informazioni che le dai. Ti risponde nello stile che usi e ti fa un preciso ricalco, un po' come un coach di PNL, rimodellando le tue parole, i tuoi modi di dire, le tue emozioni ed enfatizzando il tutto. 

L'IA si può comportare come tu vuoi, a tratti guida spirituale, a tratti coach, a tratti cheer leader e grande motivatore.

Non ti contraddirà mai e se lo farà sarà comunque in un modo sempre garbato e sottile. Il che potrebbe essere piacevole all'inizio, ma dopo poco ti stanca e fa capire che manca qualcosa, quella variabile umana appunto, che nelle differenze di opinioni e vedute offre stimoli di cambiamento e crescita.

In conclusione

In conclusione ho trovato “Digital Dharma” un libro piacevole da leggere, che fa anche bonariamente sorridere se pensiamo a quanto cerchiamo all’esterno qualcosa che abbiamo dentro. 

Tuttavia mi aspettavo qualcosa di più profondo, avvincente e rivelatore da Deepak Chopra. 

Ma si sa, è sempre meglio non avere aspettative… Chiederò all’IA come posso lavorarci su?! ;)