Dal fare all'essere. Il periodo mestruale, da momento terribile a momento poderoso di purificazione, risveglio e rinascita

C’è un momento in ogni mese in cui una donna può sentirsi libera di essere veramente ciò che è.

Un momento al contempo terribile e poderoso.

Terribile poiché a molte donne, come succedeva anche a me, capita di sentirsi da invincibili al sentirsi letteralmente uno schifo fino ad arrivare a sentirsi depresse.

Poderoso perché è in quello schifo che sta il concime per i fiori più belli ancora da coltivare.

È il periodo mestruale.

Il sangue magico che purifica e rinnova

Il momento mestruale, il sangue del mese (come lo chiamavamo mia mamma ed io quando ero bambina e lei aveva le mestruazioni), il sangue magico che rinnova la vita e purifica la donna a livello fisico e a livello sottile emozionale ed energetico.

È questo il momento in cui con il sangue mestruale si lasciano andare molte delle scorie fisiche ed energetiche accumulate nel mese trascorso a causa di stili di vita malsani fatti da sregolatezze alimentari, intossicazione da cibi e sostanze nocive, come gli zuccheri raffinati, tutti i cibi industriali, tutti i cibi animali e derivati animali, caffè, cioccolato, dolci, alcool, fumo, cosmetici e inquinamento ambientale.

E oltre all’inquinamento ambientale esterno bisogna mettere l’attenzione quindi sull’ambiente interno che è sensibile anche agli inquinanti emozionali ed energetici che passano attraverso il corpo e la mente tramite le relazioni che ogni giorno abbiamo, intime e meno intime, da vicino e da lontano. Sì, anche da lontano perché il campo dell’energia non si limita alla presenza fisica, ma basta anche un sol pensiero per collegarci gli uni agli altri.

Ed è per questo che il momento mestruale è così prezioso, come rituale di purificazione e rinnovamento sia fisico che energetico di una donna.

Possiamo chiamarlo anche il momento della Saggia, dell’Eremita, della Profetessa, della Sibilla, della Sacerdotessa in cui la Grande Dea si manifesta in tutta la sua poderosità divinatoria per rivelarci ciò di cui saremmo capaci, se solo ascoltassimo la voce della nostra saggia coscienza.

Ma se non manteniamo il nostro canale "corpo-mente" ben pulito non riusciremo a sentire o ad ascoltare fino in fondo i preziosi messaggi del nostro intuito.

Il momento in cui una donna scende nei suoi inferi più profondi per poi uscirne rinforzata

Il momento in cui una donna cammina a passo più lento con impronte profonde che lasciano dietro di sé la scia del sangue magico benedetto. Il momento in cui la coda della donna selvaggia non riesce più a rimanere nascosta sotto la gonna o dentro i pantaloni.

È il momento in cui la donna non tollera più la compagnia di nessuno e a volte nemmeno quella di se stessa. Ma è proprio in questa compagnia di se stessa che può trovare le risposte che va cercando, che può placare l’ululato della donna selvaggia che reclama la propria libertà e che può trovare il rimedio alle proprie sofferenze.

Nel momento mestruale, con il sangue, nel Ventre di una donna si smuovono tutte le emozioni che ha represso e le ferite che non ha curato ed elaborato prima. Non solo le sue, ma anche le emozioni e le ferite di altre donne, di sua madre, delle nonne, delle antenate e di tutte le donne in ogni spazio e in ogni tempo.

È per questo motivo che ti potresti ritrovare a piangere al dirotto senza un vero perché e che potresti sentire nel tuo Ventre una fitta penetrante come una lancia, senza che sia causata da un dolore fisico di tua appartenenza.

Nel momento mestruale una donna è più percettiva, più intuitiva, più sensibile, più suscettibile, più delicata, più aperta ad essere trapassata dalle emozioni proprie ed altrui. 

Non per questo è più debole, ma per questo sarebbe molto indicato che una donna si riposasse e si prendesse cura solo di sé, durante i giorni mestruali. 

Dal fare all'essere per ridare onore al sangue mestruale e alla vita di ogni donna

In tutto ciò vi è bisogno di un cambiamento di mentalità ad ogni livello della società per passare dal dover fare al saper essere, ridando onore al sangue mestruale e riprendendoci i nostri tempi e spazi. 

Questo lo dobbiamo a noi stesse e a tutte le donne di ieri, di oggi e del futuro che col sangue ciclico sono state, sono e saranno creatrici e nutrici di vita, di ideali, di progetti, di ri-evoluzioni consapevoli. 

È quindi auspicabile che ogni donna lavoratrice possa assentarsi dal posto di lavoro almeno per i primi tre giorni delle mestruazioni, senza doversi più sentire in colpa perché non rispetta gli standard produttivi che è solita mantenere e senza perdere soldi, credibilità, stima e autorevolezza. 

Ed è anche auspicabile che ogni donna che non lavora fuori casa possa riposarsi e dedicarsi a sè, almeno nei giorni mestruali, venendo aiutata e supportata da chi vive con lei e da chi le sta attorno, anziché venire denigrata perché “ha la Luna storta” e “ha le sue cose”.

Ma in primis dobbiamo iniziare noi donne ad incarnare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo e se vogliamo essere riconosciute e rispettate, una delle cose essenziali da fare è ridare onore al Ciclo Mestruale.

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