Ciclo, Menopausa e Sessualità. Guarisci la ferita del “Non Essere Abbastanza” e risveglia il tuo Potere Femminile
Hai anche tu quella sensazione di “non essere mai abbastanza”?
Mai abbastanza per il tuo compagno, mai abbastanza per tua madre o tuo padre, mai abbastanza per i tuoi figli, mai abbastanza per il tuo capo, mai abbastanza all’altezza dei ruoli che ricopri.
Non ti senti mai abbastanza adeguata alla società, mai abbastanza preparata nel tuo lavoro, mai abbastanza attraente, mai abbastanza condiscendente e così via…
È una sensazione che ho avuto per molto molto tempo anche io eppure fin da bambina sono sempre stata molto amata, apprezzata e valorizzata per quello che facevo. Ma le persone vedevano ciò che io ero realmente? Forse gli altri sì, ma io no. No, perché ho sempre voluto essere l’incarnazione della perfezione in tutto ciò che facessi. Il risultato? Tanta fatica, tanta frustrazione, tante “fregature” e delusioni, fino al burnout. E tutto questo, ovviamente, lo facevo inconsapevolmente.
Finché un bel giorno, come in ogni fiaba che si rispetti, qualcosa dentro di me si è risvegliato e dalla “Bella addormentata nel bosco” mi sono trasformata nella “Selvaggia risvegliata nel bosco”.
Selvaggia perché ho preso consapevolezza del mio potere interiore e della mia natura di essere perfettamente imperfetto. Risvegliata perché sono serviti molti anni di “sonno” e di “sogno” per arrivare a riaprire gli occhi della mia Coscienza.
Ho condiviso un frammento della mia storia con te perché so che molte donne vivono con questa ferita profonda del “non essere abbastanza”: non abbastanza brave, non abbastanza amate, non abbastanza rispettate, non abbastanza professionali.
Questa ferita si riflette in molteplici aspetti della vita quotidiana, ma uno dei luoghi in cui si manifesta con forza è il ciclo mestruale, in particolare nella fase pre-mestruale.
La ferita del “Non Essere Abbastanza” nel Ciclo Mestruale
Durante la fase premestruale, molte donne sperimentano sbalzi emotivi, insicurezze profonde e una sensazione di inadeguatezza. È come se il corpo e la psiche riportassero a galla tutte le ferite emotive accumulate, amplificandole con una forza che può sembrare travolgente. Questi sentimenti non sono casuali poichè il ciclo mestruale è una porta verso il subconscio, un momento in cui le maschere cadono e le emozioni sommerse emergono.
Il non sentirsi abbastanza amata, apprezzata o rispettata può portare a comportamenti di auto-sabotaggio, autosvalutazione e ricerca di continue conferme esterne. In questa fase, il confronto con gli altri diventa più doloroso, l’autocritica si fa più feroce e la tendenza al sacrificio o alla compiacenza si acuisce. Per contro può anche accadere che si senta un innato istinto all’isolamento e al distacco dal mondo esterno, come senso di protezione.
Cenerentola e il Mito della Donna che deve meritarsi l’Amore
Questa ferita può essere paragonata alla figura archetipica di Cenerentola, la giovane donna che si sente invisibile, non degna di amore, e che crede di dover faticare e soffrire per guadagnarsi il diritto a essere vista e scelta. La sua condizione di orfana e serva, di donna che si annulla per gli altri, rispecchia il vissuto di molte donne che sentono di dover dimostrare costantemente il proprio valore per essere riconosciute, immemori della loro vera natura originaria, quella di divine creatrice e regine della propria vita.
Ma Cenerentola non è l’unica figura che incarna questo dolore. Anche Persefone, nella mitologia greca, rappresenta la donna che si lascia trascinare negli inferi, lontana dal suo potere, per poi dover risalire e riappropriarsi di sé. Entrambe queste figure ci parlano di una femminilità che, per troppo tempo, è stata messa a servizio degli altri, spesso sacrificando la propria autenticità.
La Sessualità e il Potere Femminile
Uno degli aspetti più delicati e profondi di questa ferita riguarda la sessualità. Molte donne, nel tentativo di sentirsi amate e riconosciute, concedono il proprio corpo senza una reale connessione interiore, senza la consapevolezza del proprio valore. Dunque il corpo diventa un mezzo per ottenere approvazione, piuttosto che un tempio sacro da custodire e rispettare.
Quando una donna “dà via” la propria sessualità senza sentirsi davvero connessa a sé stessa, sta in realtà donando il proprio potere. Sta cercando nell’altro una conferma del proprio valore, quando invece quel valore dovrebbe essere radicato dentro di lei, indipendentemente dall’accettazione esterna.
La Ferita del “Non Essere Abbastanza” nella Menopausa
Questa ferita può manifestarsi nuovamente nella menopausa, un periodo di transizione in cui molte donne sperimentano un senso di disvalore di sé, una perdita di interessi e un calo di energia vitale e sessuale. La fine del ciclo mestruale può essere vissuta come la perdita di una parte essenziale della propria femminilità, portando con sé sentimenti di inutilità e di invisibilità sociale.
Come nella fase premestruale, anche in menopausa emergono insicurezze e paure, spesso legate all’idea che il valore di una donna sia legato alla sua giovinezza e capacità riproduttiva. Questo può portare a un senso di smarrimento e a una difficoltà nel riconoscere e accogliere la nuova fase della vita come un’opportunità di crescita e rinascita.
Come si manifesta la ferita del “non essere abbastanza” nella vita quotidiana
La ferita del “non essere abbastanza” può manifestarsi in molti aspetti della vita quotidiana, spesso in modi sottili ma profondamente radicati, che a lungo andare ti possono anche portare al burnout.
Ecco alcune delle espressioni più comuni:
1. Autosabotaggio e perfezionismo
- Rimandare o non portare a termine progetti per paura di fallire.
- Essere eccessivamente critiche con se stesse, senza mai sentirsi soddisfatte.
- Sentire il bisogno di fare tutto alla perfezione, altrimenti “non vale”.
2. Difficoltà nel ricevere amore e attenzione
- Accettare relazioni tossiche o sbilanciate, credendo di non meritare di meglio.
- Minimizzare i complimenti o i successi, sentendosi inadeguate.
- Fare fatica a chiedere aiuto, per paura di essere un peso.
3. Confronto costante con gli altri
- Sentirsi in competizione con altre donne, invece di riconoscere il proprio valore unico.
- Misurare il proprio valore in base ai successi altrui.
- Provare insicurezza sui social, confrontandosi con vite apparentemente perfette.
4. Sovraccarico di responsabilità e tendenza al sacrificio
- Mettere i bisogni degli altri sempre prima dei propri.
- Sentirsi in colpa nel prendersi del tempo per sé.
- Accettare di fare più del dovuto per essere riconosciute.
5. Difficoltà nel dire di No
- Avere paura di deludere gli altri o di essere rifiutate.
- Dire sì anche quando si vorrebbe dire no.
- Evitare il conflitto a tutti i costi, per non essere giudicate male.
6. Problemi con l’autostima e il corpo
- Non sentirsi mai abbastanza belle, magre, giovani o desiderabili.
- Criticare il proprio aspetto fisico in modo ossessivo.
- Cercare costantemente conferme esterne sulla propria bellezza e valore.
7. Sessualità disconnessa
- Usare il sesso come strumento per ottenere affetto o conferme.
- Avere difficoltà a esprimere i propri desideri e confini.
- Sentire vergogna o senso di colpa rispetto al proprio piacere.
8. Insicurezze nel lavoro o nel successo
- Sentire di non meritare i propri successi (sindrome dell’impostore).
- Evitare di mettersi in gioco per paura di essere giudicate, come per esempio avere paura di chiedere un aumento o di farsi valere.
- Fare continuamente corsi di formazione e prendere mille diplomi per “paura” di non essere mai abbastanza brave, preparate, professionali.
9. Sensazione di vuoto e insoddisfazione cronica
- Cercare sempre qualcosa di più, senza mai sentirsi pienamente felici.
- Sentire di dover fare di più per essere “abbastanza”.
- Vivere con un senso di ansia costante legato alla propria autostima.
Dalla Ferita alla Guarigione: Rituali e Consapevolezza
La guarigione passa attraverso la consapevolezza e la cura di sé. Il ciclo mestruale, la menopausa e la sessualità possono diventare alleati, momenti sacri in cui riconnettersi con le proprie emozioni e trasformarle. Alcuni strumenti per lavorare su questa ferita includono:
- Rituali di auto-connessione: Scrivere un diario mestruale, della menopausa, dell’intimità o dei sogni, creare uno spazio sacro per sé, meditare per accogliere e ascoltare le emozioni.
- Cura del corpo e della mente: Mvimento consapevole (come lo yoga o la danza), massaggi e auto-massaggi, bagni caldi con oli essenziali per rilasciare tensioni accumulate.
- Recupero della propria sessualità sacra: Imparare a vivere la sessualità non come uno strumento di conferma esterna e di manipolazione dell’altro, ma come un’esperienza di piacere, connessione, esplorazione di sè e potere interiore.
- Lavoro sulle credenze limitanti: Osservare e trasformare i pensieri di autosvalutazione, comprendendo che il proprio valore è innato e non dipende da fattori esterni.
Riconosci il tuo valore incondizionatamente
La ferita del “non essere abbastanza” è una catena invisibile che ha limitato per troppo tempo la libertà e la forza delle donne. In questa nuova ottica, il ciclo mestruale, la menopausa e la sessualità, invece di essere visti come ostacoli, possono diventare guide preziose per riconoscere e trasformare queste emozioni.
Come Cenerentola, possiamo toglierci le vesti da serva, ripulirci il viso dalla cenere e indossare la nostra corona. Come Persefone, possiamo risalire dagli inferi e reclamare il nostro potere di far fiorire la nostra vita. La chiave è smettere di cercare nell’altro la conferma del nostro valore e iniziare a riconoscerlo dentro di noi. Perché noi siamo già abbastanza, così come siamo.
Cosa puoi fare ora per trasformare la tua ferita
Nei Percorsi di Healing Coaching della mia Academy di Ginecomagia®, attraverso le Arti di Guarigione Femminile, ti accompagno nella trasformazione di questa e altre ferite primordiali che potrebbero averti trattenuta nella tua crescita personale. Ti aiuterò a risvegliare il tuo potere interiore e a realizzare una vita autentica e libera.
Dillo ad un'amica
dott.ssa Melissa Mattiussi
Fondatrice di GINECOMAGIA®️ - Arti per la guarigione femminile.
Come Feminine Healer Melissa si dedica a guidare le donne verso una connessione più profonda con la loro energia femminile e il loro benessere. Grazie a una combinazione di pratiche ancestrali, sciamaniche e conoscenze moderne basate su evidenze scientifiche, offre percorsi di coaching unici di guarigione mestruale e trasformazione personale sulle tematiche legate al femminile.
La sua missione è aiutare le donne a ritrovare il loro equilibrio naturale e a vivere ogni fase del ciclo mestruale, della menopausa e della vita con serenità e consapevolezza. Creda fermamente che ogni donna abbia dentro di sé il potere di guarire e trasformare la propria vita, e il suo ruolo è quello di facilitare questo processo attraverso la danza, lo yoga, le pratiche fisiche energetiche e artistiche, l'alimentazione vegetale, la meditazione e tecniche di consapevole emotiva e spirituale.
La sua passione per la guarigione femminile nasce da una personale esperienza di trasformazione. Dopo anni di sofferenza a causa di disagi mestruali, ha intrapreso un percorso di studi e ricerche per trovare soluzioni naturali e olistiche. Questo viaggio, dopo la Laurea in Lettere, l'ha portata a conseguire vari diplomi in discipline olistiche, terapeutiche e di gestione delle emozioni e dell'energia.
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Feminine Healer, Coach e Terapeuta di Feminine Healing Arts per il Benessere Naturale e la Libertà Consapevole.
Leader in Consapevolezza Ciclica Mestruale ed Ecologia Femminile.
Specializzata come DanzaMovimentoTerapeuta, Danzatrice, Insegnante di Yoga, Food Coach Veganic, Erbalista, Coach di Gin-Ecologia Emozionale Naturale, Tao Tantric Arts Healer, Conscious Menstruality Mentor, Coach di PNL Neurosemantica.
Laureata in Lettere. Giornalista.
Autrice del libro "Mangia, Danza, Ama. Manuale di riequilibrio fisico,
emozionale, energetico e spirituale per donne sane, libere e
felici".
Manager responsabile organizzativa, didattica e della comunicazione
della Veganic Academy, dei Detox Veganic e del Master Veganic del
Dott. Michele Riefoli.
Segretaria dell'Associazione Aps Ottavo Senso - Consapevolezza del
Benessere e membro del CONACREIS (Coordinamento Nazionale delle
Associazioni e Comunità di Ricerca Etica Interiore Spirituale).
Membro del Comitato Tecnico Scientifico di AssoVegan e VEGANOK.