Essere e Vivere Yoga
Alla riscoperta del vero significato e della potenza trasformante della pratica yogica
In una società così improntata all’ottenimento del “tutto e subito” e del massimo risultato, affermare il proprio diritto ad “Essere” semplicemente ciò che siamo, sviluppando i propri doni e talenti al servizio nostro e degli altri, è un percorso non sempre semplice.
Come Donne siamo molto più connesse ai cicli della Natura e sappiamo bene che ci vogliono tempo, pazienza, tenacia e costanza per compiere un cammino di reale trasformazione.
Anche gli Uomini stanno attraversando un periodo storico di grande confusione e incertezze, sempre più sottoposti a stress, ansia da prestazione sia lavorativa che sessuale ed emozionale.
E così ci troviamo in “buona compagnia” nel delirio più totale dei sentimenti e della mente che corre e vaga come cavalli impazziti.
Nella Bhagavad Gita la mente viene descritta come un carro trainato da cavalli, le nostre emozioni e i nostri pensieri, e con alla guida il cocchiere, che siamo noi nell’aspetto della nostra Coscienza più intima e pura, quella che non sbaglierebbe mai se fosse ripulita dalla spazzatura emozionale, alimentare ed energetica e se fosse costantemente ben allenata. Invece nella maggior parte delle menti degli Umani assistiamo a “carri” trainati da cavalli impazziti e imbizzarriti. Menti in totale balia delle emozioni che scombussolano come terremoti, si accendono e spengono come fuochi che inceneriscono tutto all’istante, travolgono come fiumi in piena, sradicano e devastano come tornadi.
Ma per porre rimedio e prevenire tutto questo l’antica filosofia dello Yoga ci ha dato strumenti potentissimi che vanno appresi con pazienza e soprattutto vanno messi in pratica quotidianamente, anche nelle più piccole e apparentemente banali azioni.
Lo scopo supremo dello Yoga è l’Unione, ossia vivere nell’Armonia di Corpo-Mente-Spirito, producendo la minor sofferenza possibile a sè e agli altri.
Parliamo di “minor sofferenza possibile”, concetto ripreso anche dal Buddhismo, poichè è praticamente impossibile non arrecare danno a nulla, basti pensare che camminando si può calpestare accidentalmente qualche insetto e che dentro di noi avvengono naturalmente processi di eliminazione. E’ il ciclo naturale della vita quello di nascita e morte, di creazione e distruzione, seppur sia illusorio perchè tutto muta e nulla si distrugge.
Lo Yoga comprende 3 aspetti essenziali per una vita equilibrata, sana e felice e ogni aspetto è imprescindibile dagli altri per ottenere progressi spirituali e di benessere a tutto tondo.
- Alla base vi sono i Principi di comportamento
- Poi vi è la Meditazione
- E infine vi sono le Asana, posture funzionali al momento della meditazione che ci aiutano a rinforzare il Corpo e la Mente affinchè nel momento del restare apparentemente “immobili” si possa mantenere una corretta posizione
Quindi lo Yoga guida l’Umanità nel cammino verso l’Unione e l’Armonia in 8 passi:
- Yama (comportamento verso gli altri)
- Niyama (comportamento verso se stessi)
- Asana (posizioni)
- Pranayama (respirazione)
- Pratyahara (ritiro dei sensi)
- Dharana (concentrazione)
- Dhyana (meditazione)
- Samadhi (estasi, beatitudine)
Soffermiamoci ora in particolare su Yama e Niyama che costituiscono i principi universali a cui ci si dovrebbe attenere per vivere consapevolmente a vantaggio di sè e degli altri.
Brahamacarya
Si riferisce alla corretta condotta sessuale e delle energie pertinenti ad essa. Solo così si può riconoscere che tutti noi facciamo parte di un’unica Coscienza Universale che permea noi stessi e tutto ciò che ci circonda nella realtà in cui viviamo.
Aparigraha
Si riferisce all’avidità, all’eccesso e alla povertà. Solo imparando a gestire con moderazione le nostre necessità materiali potremo vivere una vita libera e felice senza farci distogliere dal nostro più alto e nobile scopo, riunirci alla Coscienza Universale. Patanjali negli Yoga Sutra scrive così: “Aparigraha-sthairye janma-kathamta-sambodhah” che significa “Quando si diventa altruisti e si smette di avere più di un’esigenza, si ottiene la conoscenza del perchè siamo nati”. Se quindi otterremo la nostra felicità a discapito degli altri non potremo mai essere pienamente realizzati e felici.
5 NYAMA
Sono le regole etiche da seguire nel comportamento verso se stessi e nel rapporto con il mondo interiore.
Shaoca
E’ la pulizia fisica, mentale e dell’ambiente, il rispetto degli animali, senza dimenticare il dovere di aiutare le persone che hanno bisogno di aiuto. E qui torniamo al concetto di Ahimsa e di non nutrirsi di animali.
Santosha
E’ il mantenere la mente in uno stato di contentezza, accontentandosi di ciò che si ha già, ma al contempo impegnandosi per migliorare le condizioni di vita individuali e sociali.
Tapah
E’ lo spirito di sacrificio inteso come far del bene agli altri senza però pretendere nulla in cambio, senza vanità per le proprie azioni e mantenendo sempre il focus sul pensiero che sarà questo tipo di comportamento ad elevarci a livello spirituale.
Svadhyaya
Significa leggere e capire profondamente le scritture che fanno parte della tradizione dello Yoga per ispirarci a migliorare nella nostra vita quotidiana in ogni suo aspetto.
Iishvara Pranidhana
E’ l’accettazione dell’entità suprema universale e l’abbandono ad essa per raggiungere la meta più elevata della propria esistenza.

della tua potenza e della tua armonia terrena!
e CONTATTAMI per intraprendere il cammino insieme!